RIFLESSIONI A COLORI
02:35:00
Guardo la tastiera del mio portatile.. ci sono troppe
cose che vorrei scrivere eppure non riesco ad allineare e a far scorrere sui
tasti ciò che penso.
E'
troppo tempo che non scrivo, ne ero quasi certa che sul
armocromia non ci siano molte cose da dire, oltre a quelle già dette.
No, non è nemmeno quello il motivo. E' come
se avessi perso nei mesi la passione o la fede nel scrivere sui colori, su
quali tonalità possono donare ad una
categoria cromatica piuttosto che ad un'altra.
Ripenso a tutti i miei articoli e mi chiedo come mai in quei momenti era tutto così facile, tutto così immediato e scorrevole. Era facile, era spontaneo perché ogni singola analisi del colore, ogni foto, ogni studio approfondito di un viso mi regalava nuove scoperte, nuove sfaccettature su qualcosa che sembrava già ben collocato in una categoria che dovevo semplicemente armonizzare con una palette.
Ripenso a tutti i miei articoli e mi chiedo come mai in quei momenti era tutto così facile, tutto così immediato e scorrevole. Era facile, era spontaneo perché ogni singola analisi del colore, ogni foto, ogni studio approfondito di un viso mi regalava nuove scoperte, nuove sfaccettature su qualcosa che sembrava già ben collocato in una categoria che dovevo semplicemente armonizzare con una palette.
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Poi, ad un certo punto mi sono imbattuta in dei limiti. Limiti che mi facevano rimanere un po' in superficie, che non mi facevano procedere oltre. E sopraggiunge la delusione.
Non puoi scrivere articoli sul colore se
non vedi il mondo a colori, se la tua visione dell’armocromia è in qualche modo
disillusa … non potevo. E così ho scelto di allontanarmi.
Finché, qualche giorno fa mi è stata fatta una domanda: “dimmi perché scrivevi di colori, armonia dei colori?” Avrei voluto elencare una lunga lista del perché. Invece l’unica cosa che mi veniva in mente, la sola risposta che sono riuscita a dare è stata :
Finché, qualche giorno fa mi è stata fatta una domanda: “dimmi perché scrivevi di colori, armonia dei colori?” Avrei voluto elencare una lunga lista del perché. Invece l’unica cosa che mi veniva in mente, la sola risposta che sono riuscita a dare è stata :
“perché scrivere ciò, per me era scrivere le emozioni, perché il colore è emozione”
Frase piuttosto semplicistica, con ripetizioni, anche un po’ infantile..
eppure è stata la frase che per me ha segnalato la fine di un percorso. Quello
di cercare di categorizzare il colore, le emozioni e magari anche di tentare di
racchiuderlo in stereotipi; di collocarlo in perimetri ben delineati attinenti solo alla moda, all'armonizzare e abbinare.
Una consapevolezza che per diventare tale
ha avuto bisogno di una pausa; di infrangere vecchi schemi e anche del accettare l’idea che forse il percorso
dell’armocromia per me si era esaurito e quindi chiuso.
Quella semplice domanda ha dato a me la
risposta che cercavo, il motivo per il quale io sono qui a scrivere di nuovo.
Le emozioni a colori. Trascrivere le
emozioni in linguaggio armocromatico.
Forse tendevo a stereotipare l’uso
dell’armocromia. Cercavo sempre il brio e la perfezione. Non sempre le emozioni sono gioiose e prorompenti e sicuramente non sono sempre armoniose.
A volte c’è bisogno del grigio per
apprezzare la delicatezza di una tonalità che non avremo notato; e quello che potrebbe essere triste o piatto si
trasforma in una nota di pura eleganza:
Forse, quello che per mesi mi ha fatto
lasciare da parte e pensare di chiudere con l’armocormia era proprio questo: il
fatto che generalmente si cerca di uniformare il suo uso a livello di categorie cromatiche. Il che è possibile fino
a un certo punto. L’armocromia nasce
appunto per aiutare a conoscere quali sono i propri colori naturali e qual è la
palette che valorizza senza sforzo quest’ultimi. E in più articoli ho dimostrato quale
beneficio ( e quale danno) può apportare il colore:
Nessuno esente.
Tuttavia non si può e non si dovrebbe
restringere il suo utilizzo solo a tale scopo. I colori sono soprattutto il display più
importante della nostra emotività, di un modo di essere, di sentire e di
rapportarsi al mondo esterno.
Di solito l’individuo che impara a
conoscersi a fondo ed impara ad accettare chi è realmente, quando inizia ad
amare la sua unicità, istintivamente viene attratto dai colori che li
somigliano.
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Interviene poi un piccolo problema. Ci si ritrova di solito a cercare un po' alla cieca ciò che istintivamente sappiamo ci valorizzano, scegliere ad occhio qualcosa che pensiamo si avvicina salvo poi ritrovarsi con tonalità di trucco o di vestiario che non sono quelli che volevamo.
Colorcollective |
Ed è li che interviene l’armocromia: offre una palette di colori come guida. Una
guida che anziché restringere la scelta la amplia. Non più quindi, una ricerca
affannosa di abiti che vorremo ma non
possiamo perché a noi quel colore non sta bene, ma scegliere già con cognizione
di causa. Qualsiasi colore a patto che rispetti due condizioni:
1. Che rispecchi la nostra palette naturale, quella
che portiamo sul viso, nei capelli nello sguardo
Montanasweetpea.tumblr |
2. Che rifletti ciò che noi siamo e ciò a cui aspiriamo.
Entrare in possesso di una palette di colori e conoscere la propria stagione è solo l'inizio. L’armocromia significa poi imparare
ad affinare la percezione di sé e di conseguenza migliorare il modo di proiettare al esterno l'immagine di sé; comunicare senza equivoci chi siamo e cosa vogliamo in quel determinato momento.
E' solo con tale consapevolezza che ci si può poi permettere a usare come mezzo di espressione i colori, anche quelli che non fanno parte della propria palette: sapendo l'effetto che hanno si sceglie il messaggio che si vuole comunicare e la parte di sé che si desidera trasmettere.
I colori possono essere in tal caso un linguaggio chiaro e limpido per esprimere esattamente quello che vogliamo che gli altri vedano in noi.
Oppure, adesso i colori possono diventano
strumenti per esprimere e comunicare.
Usati come dettagli per accentuare un modo di essere femminile:
Come simbolo di una scelta di vita:
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Indossati per acutizzare una personalità già incisiva:
Accessorio di una raggiunta consapevolezza ed elegante femminilità:
Abbinati ad un modo di percepire la vita, trasformati in un firma ed
uno stile proprio e unico:
Parlare del mio lavoro a volte fa nascere
sguardi interrogativi e compiacenti. Affermo spesso quanto segue:
E questa mia affermazione fa sorridere.. è per questo che avevo lasciato ed è soprattutto per questo che riprendo a scrivere e a parlare di colore. Per illustrare emozioni a colori.il colore in generale è la forma visuale più potente che abbiamo a disposizione per comunicare ed uno degli strumenti più efficaci per esprimere e suscitare emozioni, prima ancora che avvenga qualsiasi altra forma di comunicazione fra individui
Il potere del colore è tale che ha creato
confini e delineato popolazioni:
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Ha designato luoghi di appartenenza che si
celebrano con orgoglio:
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Ha regalato eleganza inimitabile e ha distinto intere generazioni:
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Codici di colore vengono usati da sempre per immedesimarsi in ruoli che giochiamo nella vita o nella storia:
Se con l'ausilio dei colori abbiamo codificato mode, epoche e tradizioni sicuramente codifichiamo un modo di essere, di percepire e farci percepire dagli altri. Lo chiamiamo stile.
Quello che prima magari non riuscivo ad integrare nel mio uso dell'armocromia. La peculiarità e l'individualità delle persone e del loro stile, dei modi di essere diversi.
Se prima percepivo dei limiti di
certo non erano i limiti dell’armocromia ma quelli che io stessa avevo in qualche modo posto a me ed al modo in
cui mi relazionavo a questo mondo. Ho dovuto prima apprendere che il messaggio dei colori va molto più i là
del collocare le persone in determinate categorie e dare delle palette.
Una palette di colori dà l’input a prendere consapevolezza dell’immagine che
trasmettiamo all'esterno.
L'utilizzo dei colori e conoscere il loro effetto su di noi permette di creare uno stile
proprio. Forse il punto è proprio questo:
non si può scindere l’armocromia dallo stile personale, da un modo di essere; si può però utilizzare al fine di potenziare e rendere più nitida l’immagine che proiettiamo all'esterno.
Solo avendo piena consapevolezza del nostro potenziale possiamo scegliere di crearci uno stile che ci appartenga esclusivamente; e qualsiasi cosa scegliamo di proiettare crea in altri emozioni ed impressioni, scegliamo di lasciare una traccia, un biglietto da visita personalizzato; questo a prescindere da moda, età o qualsiasi altro tipo di condizionamenti.
Impronte che ci rendono unici, i colori che ci
portiamo appresso, quelli naturali. Che appaiono uniformi e già
etichettate all'occhio inesperto o
frettoloso. E che, senza ombra di dubbio, la moda e la società tendenzialmente vogliono uniformare ed etichettare.
Uno sguardo più attento coglie tutta la
loro diversità, anche quando l’apparenza direbbe il contrario, anche quando
sembrerebbe che i colori e le palette sono uguali. Diverse le sfumature, diverse le emozioni e l'impressione che suscitano.
Calore e ricchezza:
Calore e ricchezza:
Delicatezza:
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Fierezza e incisività:
Una palette è un abbecedario per iniziare a decifrare la vastità di espressioni contenuta nei colori.
L’armocromia invece è il dizionario delle emozioni racchiuse in quella palette e le sue innumerevoli declinazioni.
Un
dizionario che traduce colori in emozioni e impressioni. Una sorta di linguaggio.
Solo con un tale dizionario e apprendendo tale linguaggio possiamo usare in piena consapevolezza i colori come mezzi di espressione di sé, dello stile
personale. Usando i colori nelle declinazioni che ci appartengono, senza
sforzo, con naturalezza.
E se mai scegliamo di non usare quelli
della nostra palette lo si fa ancora, con cognizione di causa; sappiamo cosa vogliamo trasmettere e sappiamo esattamente come farlo.
Per essere diversi:
Per celebrare l'essere donne:
Per mandare un messaggio carico dell’emozione a chi abbiamo nel cuore:
Sara Kovacs |
Sarà però una scelta consapevole pertanto
ben vissuta. Questione di atteggiamento; atteggiamento di chi conosce le sue potenzialità e come esprimerle.
L'uso del colore è un linguaggio che racconta quindi la propria individualità e suscita emozioni. Di tutti i tipi.
Forti e chiassose, di quelle che intimidiscono e delimitano confini:
Delicate e rare... di quelle che mozzano il respiro:
Oppure volutamente contrastanti e non conformi:
E' questo il motivo per cui scelgo
ancora l’armocromia: scrivere e contribuire ad arricchire il dizionario delle
emozioni a colori. Per far sì che si conoscano le possibilità di esprimere il
proprio stile e la propria individualità; e soprattutto perché la scelta sia consapevole e non subita.
Pia
6 commenti
Che bella notizia!
RispondiEliminaE, ancora una volta, bellissimo articolo!
Grazie Pennella! Sono felice di averti fra i miei lettori
EliminaSono felice di rileggerti!
RispondiEliminaChiunque tu sia, ti ringrazio molto e apprezzo il fatto che tu mi legga :-)
EliminaBellissime riflessioni sul colore e il messaggio che trasmette. Brava Pia! E' molto bello anche quello che dici sul tuo uso dell'armocromia. Si percepisce che ci hai riflettuto a lungo, e che hai effettuato un percorso interiore. Ti ammiro molto. Sere
RispondiElimina@Sere grazie mille per queste tue parole e per l'apprezzamento. Ne sono onorata!
EliminaGrazie per il tuo commento!