Non sappiamo quando, esattamente, l'autunno lascia il posto all'inverno.
C'è però, un attimo che precede
questo cambiamento, l'incontro fra le due stagioni, l'attimo in l'autunno si
fonde con l'inverno, per poi lasciargli il posto.
Non parlo dei primi fiocchi di neve.
C'è un preciso momento,
d'indecisione quasi, nel quale la stagione sembra non voler seguire il naturale
corso prestabilito, non ancora.
Il momento è abbastanza
neutrale: non si percepiscono più i bagliori ramati dell’autunno e non si
avverte ancora il morso tagliente del bianco.
@Foto trovata su Google
E’ solo un istante, dilatato nel
tempo, un fremito del cielo; un momento in cui le due stagioni perdono
identità e s’incontrano; si guardano trattenendo il respiro,
dimenticandosi per un attimo di rivendicare il dominio dell’aria.
E l’istante in cui l’aria, si spoglia di definizioni nette
e di colori preimpostati dal calendario:
E si riveste di
questo nuovo accordo, una tavolozza di colori che non si contendono più le
differenze e nella quale i confini diventano meno definiti.
Un momento difficile da cogliere
con l’obiettivo di una macchina fotografica e abbastanza arduo da spiegare con
immagini.
A meno che, tale istante , non sia
stato catturato nel incarnato di una ragazza.
Che può raccontarlo indossando
un sorriso, con velleità scarlate , abbinato ad un abito bianco, senza che
questo abbinamento caldo/freddo offenda l'armonia dell’incarnato:
L’incarnato di Diana, ha catturato l’essenza stessa dell’incontro fra le due stagioni: un accordo fra un sottotono di base
caldo e accenti freddi.
Il suo colorito naturale fonde i
confini fra le due stagioni profonde, e toni caldi e freddi vengono armonizzati
in una palette … con licenza di neutralità .
Una bellezza, la sua, che prima di tutto sfoggia tonalitÃ
profonde e sature che però stentano a far trasparire la
temperatura.
Nulla di veramente caldo e nulla di veramente freddo, almeno in apparenza.
L’armocromia vuole che i colori indossati armonizzino con la
tavolozza di colori naturali di una persona.
Nel suo caso, l’armo cromia consiste anche nel trovare tonalità perfettamente bilanciate fra caldo e freddo, pur mantenendo la loro identità autunnale.
Neutrale, perché suoi colori però sono esattamente al sottile confine fra Autunno e Inverno.
La sua palette nasce dall'essenza di quel istante in cui l’autunno e l’inverno s’incontrano e mescolano confini e potenzialità di colore.
I colori dell'autunno profondo sono appariscenti e caldi, resi meno carnali dalla saturazione del nero (se paragonati a quelli dell'autunno assoluto). Rimangono però di base toni non sobri, anzi.
Eleganti? Senza meno. Come ogni palette. Però la parola chiave, se dovessi trovarne una per la palette dell'autunno profondo, sarebbe sicuramente ardimento.
Colori incandescenti, autunnali mescolati al nero, una palette carica di veemenza, passionalità . Questa l'immagine che ho in mente:
Nel caso di Diana, parliamo di una palette con.. licenza di neutralità .
Perché i toni dell'autunno, sono neutralizzati/ridimensionati,grazie alle inflessioni sobrie delle tonalità invernali, tanto quanto basta per renderli leggermente meno arditi, e conferire loro un'espressione più misurata.
Un'espressione, in termini di colori, che valorizza graziosamente l'immagine di una femminilità morbida e sensuale, senza mai diventare veemente. In toni più sottili.
Una palette perfettamente bilanciata, che porta la bellezza di Diana ad un' ottava superiore: valorizza la femminilità morbida dei suoi lineamenti, accentuandone la naturalezza, senza usare toni drammatici.
Diana modella i suoi colori su uno stile e modo di essere luminosi, senza forzature di genere.
E li indossa usando il metro di misura della sua individualità : con una naturale leggerezza dell'essere che traspare dalle sue fotografie:
Diana, la ragazza con licenza di neutralità : un mix di colori che esalta il meglio delle due stagioni e neutralizza gli eccessi.
Una tregua armocromatica, interpretata in chiave equilibrata, con note di sorriso spontaneo e declinata in lineamenti di disarmante bellezza.
Grazie per aver letto, alla prossima
Pia