Quotidianità

04:23:00

Ci auguriamo che, il nuovo anno sia buono con noi, a livello personale e collettivo.

Ci si augura sempre che il nuovo anno porti forza per realizzare i progetti, per dare forma a qualche sogno nel cassetto , ma soprattutto che porti salute e tanto affetto.

E’ un augurio che, ogni anno lo si fa prima di tutto con simboli: di colore ovviamente.

Lo facciamo vestendoci con il chiasso del rosso. Lo festeggiamo con tocchi di luce dorata o argentea nel trucco.

Gira e rigira, qualsiasi emozione, qualsiasi evento e circostanza è codificato (da sempre) dal colore.

Le rose rosa per rendere omaggio al amore timido, romantico: il nero per il lutto, il rosso per festeggiare, come esplosione di potenziale ed energia; esempi banali, scontati, eppure così tanto presenti nella società, che appunto tutti conosciamo il loro significato.

E se gli eventi importanti, le circostanze formali (e non), le emozioni collettive le carichiamo di significato attribuendo loro codici di colori, forse, tanto più, possiamo e dobbiamo regalarci il lusso del colore nel quotidiano.

Quella frenetica successione di giornate, che snocciola il passare del tempo. Successione di giornate, che per la maggior parte delle persone, ai ritmi che la vita oggi impone, diventa monotona: lavoro, traffico, commissioni...obblighi e schemi imposti.

In realtà, in questo convulso succedersi di tragitti e impegni sempre uguali, vibriamo comunque di sentire e di emozioni: corriamo, interagiamo con persone, speriamo, sorridiamo:

e piangiamo;

Doniamo abbracci

O forse, ne attendiamo uno;

Speriamo ancora nel domani, perché l’oggi è stato pesante; lavoriamo, o cerchiamo lavoro; vorremo più attenzione, o forse, a volte vogliamo solo passare inosservati.

Le piccole emozioni, di ogni giorno, sono quelle che alla fine, fanno da ponte fra i grandi eventi della nostra vita.

Quelle che, filtrate poi nel personalissimo modo di percepirle e trasmetterle agli altri, ci rendono così diversi, e, paradossalmente così simili.

Lo strumento più a portata di mano è il codice di colore, come espressione di sé, e manifestazione di stati d’animo.

Sia che vogliamo celebrare e manifestare gioia:

Sia che vogliamo mandare un messaggio di tenerezza:

Perché allora non dare colore, tanti diversi colori, alle nostre giornate?

E, con dare colore, non intendo mascherare le debolezze; non una costrizione imposta da noi stesse a coprire un viso segnato dalla stanchezza, pallido dalle preoccupazioni, o da una tristezza che perdura da un po’ di giorni.

Intendo provare a spogliarci dalle corazze, riuscire ad uscire dagli schemi stereotipati che ci siamo imposte così a lungo: maschere e strati di colore che, per vari motivi e convenzioni sociali, ci siamo abituate a indossare; correndo il rischio poi di non riuscire più a dar voce alla nostra individualità, e non permettere più la piena espressione di sé.

Non si tratta solo del abito che scegliamo per la giornata, o del trucco.

E’, piuttosto, la combinazione dei colori, in un determinato stile vestimentario, che crea un codice, una cifratura unica che ci permette di apparire esattamente come vogliamo essere; oppure, come siamo.

Giorno per giorno, abbiamo la possibilità di poterci regalare il lusso dell'essere. E apparire di conseguenza.

Quale miglior modo per colorare il quotidiano se non quello di indossare delle tonalità che sentiamo in sintonia con il nostro umore?

Come esprimere e asserire un modo di essere, seppur di transizione, se non con circondarci (nel vestiario e nella casa) di colori che sono più affini alle nostre emozioni anche se magari, non perfettamente nelle nostre “corde” armocromatiche?

Tradurre le emozioni in linguaggio visivo, dar voce a quella parte di noi che vorremo apparisse agli occhi degli altri (in un determinato momento), farà si che il nostro quotidiano non sia sinonimo di “grigiore”, ma piuttosto, un scoprirci e permettere a noi stessi di esprimerci in tutte le nostre sfaccettature.

Un augurio che faccio a tutti per il nuovo anno è questo: che sia la vostra quotidianità piena di colore.

Colori in chiave morbida, se sono quelle le sfumature che meglio raccontano come siete:

Tonalità sbarazzine e combinazioni importanti , se è quello che meglio si confa alla vostra personalità:

Combinazioni rigorosamente bon ton, se è quello che vi descrive meglio:

Perché sono convinta, che più permetteremo a noi stessi di esprimerci anche attraverso i colori, più saremo vicini alle nostre emozioni, più riusciremo ad essere liberi ad esprimerle...ed a condividerle. Perché cos'è una quotidianità vissuta senza un reale scambio di emozioni?

Ricordiamoci dunque, di addolcire i momenti rubati per noi stessi con tonalità in chiave pastello:

Viziate il vostro viso con tocchi di colore impalpabile, per il solo piacere del rituale e della consapevolezza di poterlo fare:

Portiamo tocchi di colore che ci delizino gli occhi e l’anima nell'intimità del nostro ambiente:

E, quando non avremo voglia di indossarlo in grandi blocchi, regaliamoci il lusso del colore in piccoli tocchi di femminilità:

Guerlain - La petite robe noir

Pomellato

In qualunque modo scegliate di farlo però, circondatevi di colore, e lasciate che permei di piacevolezza le vostre giornate; che vi faccia sorridere quando tutto intorno sembra grigio; che possiate regalare il sorriso e condividere il colore di un emozione genuina, e buona, con chi vi sta intorno:

Che le vostre giornate, belle e meno belle, siano tutte scandite dalla capacità di notare anche le più piccole e tenere note di colore: quelle che riempiono il cuore e ci gonfiano il petto; quelle che fan venire voglia di dare; quelle che in realtà ci aiuteranno a vivere il bello della quotidianità e ad essere più buoni, più ricchi, più umani.

Più belli e più felici, in tutti i sensi.